Nella cornice di San Bernardino, abbiamo condiviso un momento importante di riflessione grazie alle testimonianze di vita portate dalle educatrici della Cooperativa Forma Libera che si occupa di donne vittime di violenza.
“Moriamo vittime di un sistema che ci logora e ci sottrae spazio, voce, respiro. Moriamo più volte al giorno, come in un videogioco macabro in cui le vite non finiscono mai, ma nemmeno le morti.(…)
Ci hanno tolto spazio per secoli.
Adesso, quello spazio, ce lo riprendiamo. E questa volta non saremo noi a morire in silenzio.
Sarà il silenzio a morire per mano nostra.”
Abbiamo ricordato una per una, attraverso le voci dei presenti le tante, troppe donne uccise nel corso del 2025. Sono state rappresentate da fogli rossi accartocciati come le loro vite distrutte, stipate in una teca di vetro che deborda, che ci lascia il senso del troppo sangue, della moltitudine che non può essere delimitata, dei cuori dei familiari delle vittime troppo pieni dolore, del nostro limite di sopportazione ormai colmo e ricolmo, del tempo che passa e non riesce a contenere tutte queste morti.
La violenza di genere può essere arginata solo se affrontata facendo fronte comune ricordando che il primo passo per plasmare la realtà è immaginarci un mondo differente e provare a costruirlo giorno dopo giorno.
- Un grazie alla 3c della scuola primaria che ci ha donato il suo cartellone e a
Caramello e Salato per aver contribuito al nostro aperitivo.