LA CITTA’ DI ZHLOBIN E I SUOI ABITANTI
La città Bielorussa di Zhlobin fa parte della provincia di Gomel e conta circa 60.000 abitanti. E’ situata sulla strada statale che unisce la capitale Minsk (da cui dista 260 chilometri) a Gomel.
E’ situata in una zona pianeggiante sulla sinistra orografica del fiume Dnieper ed è stata quasi completamente distrutta dai tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale per poi essere ricostruita con architettura sovietica.
Nel comprensorio di Zhlobin operano numerose cooperative agricole statali denominate Kolkoz e Sovkoz, mentre poco spazio occupano nell’economia della zona le aziende agricole private, dedite prevalentemente agli allevamenti avicoli, di suini e di bovini.
In città si trovano parecchie scuole di vario ordine e grado tra le quali alcuni asili infantili in parte gestiti dall’amministrazione cittadina ed in parte dalle industrie quali la “B.M.Z.” (Bieloruskj Metallurghicieskj Zavut).
Molte sono le industrie presenti nella zona, quali ad esempio:
- l’azienda siderurgica “B.M.Z.” (Bieloruskj Metallurghicieskj Zavut) che dà lavoro a circa 15.000 dipendenti, gestisce asili, scuole, negozi ed ha costruito interi quartieri abitativi per dare alloggio ai suoi dipendenti.
- la “BELFA” (Fabbrica Bielorussia Pellicceria Sintetica)
- oltre a numerose fabbriche meccaniche, di mobili e manufatti in legno, … che in questi ultimi anni si stanno via via insediando.
La città è praticamente divisa in due parti dalla ferrovia in cui transitano treni passeggeri che collegano tutta la Bielorussia alle altre repubbliche dell’ex Unione Sovietica, ed innumerevoli treni merci che trasportano in prevalenza legname, cemento e prodotti petroliferi.
L’importanza economica di tale snodo ferroviario ha determinato la nascita in Shlobin della “DEPO” la più importante azienda statale bielorussa per la riparazione delle locomotive diesel, in quanto la rete ferroviaria non è elettrificata ed è a scartamento maggiorato.
Il “centro storico” della città è posto a sinistra della ferrovia ed è caratterizzato da strade prevalentemente sterrate e con piccole case in legno riscaldate a legna (non essendo raggiunte dal gas metano), spesso non servite né da acquedotto né da rete fognaria. Tutte raggiunte dall’energia elettrica e dal telefono.
Alla destra della ferrovia, prevalgono edifici in mattoni di 3 - 5 piani in stile Sovietico post bellico ed hanno sede il Palazzo dei Soviet e quasi tutti gli uffici statali. Inoltre a partire dagli anni ‘80 sono sorti innumerevoli quartieri di palazzi generalmente di 8 - 10 piani in prefabbricato cementizio stile Sovietico Popolare, fatti edificare dalla fabbrica B.M.Z.. Questa parte moderna della città è servita da teleriscaldamento, acqua calda sanitaria, gasdotto, acquedotto, rete fognaria, energia elettrica e telefono, inoltre è servita da ampie strade asfaltate, viali alberati, piazze e giardini.
In occasione del gemellaggio con Scalenghe nel luglio 1992, con la partecipazione della delegazione di Scalenghe e della banda musicale “La Viguneisa” è stato inaugurato il nuovo teatro costruito dalla fabbrica B.M.Z. che conta 500/600 posti a sedere con annessi bar, ristorazione, sale per mostre e che ospita spettacoli canori di livello nazionale e spettacoli molto apprezzati di folklore bielorusso.
Il luogo più frequentato della città è il bazar funzionante tutti i giorni (tranne il lunedì): si tratta di un ampio mercato in cui si può acquistare di tutto da prodotti di genere alimentare ad articoli per la casa, vestiario, calzature, elettrodomestici, mobili, ferramenta, ricambi auto, automobili ecc
La città ed il comprensorio sono amministrati dal “Soviet Popolare” composto da un presidente, vari vice presidenti (assessori) e consiglieri, tutti impiegati a tempo pieno e stipendiati; il presidente del “Soviet Popolare”, è nominato dalle autorità centrali ed a sua volta sceglie e nomina gli assessori ed anche i responsabili degli agglomerati urbani distribuiti sul comprensorio; i consiglieri vengono invece scelti dal popolo tramite votazioni tra i vari candidati proposti dai movimenti politici.
La popolazione di Zhlobin, è composta da rappresentanti di varie etnie (Bielorussi, Russi, Ebrei, Zigani ed Asiatici) ed è caratterizzata da un’età media molto bassa. La religione più diffusa è quella Ortodossa Orientale mentre i Cattolici Cristiani a Zhlobin ammontano a circa 250/300 unità: il loro parroco Don Leonardo, un giovane di nazionalità Bielorussa, ha frequentato il seminario in Polonia. La domenica ed i giorni festivi riempiono la modesta chiesa prima della messa recitano il rosario per intero (15 misteri) inginocchiati sul pavimento e seguono con estrema partecipazione tutta la funzione.
Molto diffuso ancora oggi a Zhlobin è il problema dell’alcolismo che spesso è responsabile dello sfaldamento di intere famiglie. L’orfanotrofio presente in città ospita mediamente 120/140 bambini, spesso sottratti ai genitori o abbandonati dagli stessi: per un periodo massimo di sei mesi vengono ospitati da un centro sociale in attesa di essere affidati a una nuova famiglia ma spesso (a causa di diffusi problemi economici) trascorso inutilmente tale periodo devono trasferirsi all’orfanotrofio stesso.
(C. Salusso)